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Personaggi illustri

Giorgio Spezia
Giorgio Spezia nacque a Pedimulera (Verbania) il 08/06/1842. Si laureò a Torino nel 1867 presso la Reale scuola di applicazione per ingegneri e si specializzò, dopo aver svolto il tirocinio nella stessa scuola, in mineralogia a Berlino.
Nel 1873 divenne assistente alla cattedra di mineralogia dell'Università di Torino e, successivamente, ne fu titolare fino alla morte (10/11/1911).
Fu membro dell'accademia delle scienze, dell'accademia dei Lincei, dell'accademia di XL scienziati italiani, ecc...
Ebbe due volte il premio reale dell'accademia dei Lincei per i suoi importanti lavori "sull'origine dello zolfo nei giacimenti solfiferi della Sicilia".
Pubblicò oltre cinquanta memorie scientifiche di geodesia, geologia, alpinismo. Fu particolarmente legato alla sua Ossola che illustrò in molti lavori.
Con il suo apporto sorse a Piedimulera la società "escursionisti ossolani", la quale lo ricordò con un lapide marmorea ancora visibile in via Leponzi.

Cav. Dott. Carlo Morandini
Nato a Pallanzeno il 26 agosto 1852 svolse per oltre quarant'anni la professione medica nel nostro comune.
La piazza a Lui dedicata ospita una lapide riproducente la sua figura di medico "paterno", inaugurata il 7 settembre 1924.
Di Lui e della Sua opera di medico scrivevano i suoi piu' cari amici "...Carlo Morandini, il dottore meraviglioso che,curando il corpo,insegnava all'anima il pregio della bontà. Il cavaliere della Corona,della patria ,da Lui amata, Piedimulera, che l'ebbe per nove lustri come medico, come apostolo, tutti i beneficati, tutti gli amici, Lo ricordano con riconoscenza...".
E ancora "..se l'avesse voluto sarebbe diventato un famoso medico,conteso dalle più antiche università del regno,con tutti gli onori,e con una ricchezza senza confini. Ma adorava i Suoi monti, la Sua gente, i profumi della Sua terra e preferì rimanere...".
Nella sua casa,una modesta abitazione come lo era Lui, l'anticamera del suo studio era sempre piena di ammalati che venivano anche da fuori, alla ricerca di cure e conforto che mai negava a chiunque.
Nonostante parlasse piu' di una lingua, con i Suoi pazienti la parlata era tipicamente dialettale/ossolana.
Il povero non pagava mai una visita e spesso lo stesso aveva i medicamenti in dono.
Mori' a Pallanzeno il 24 dicembre 1922.
Il dottor Morandini era l'aristocratico del beneficio, prestava la sua opera per puro amore godendo del beneficio elargito, quanto il beneficato.

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